COOPERATIVE DE L’ENFER
Una leggenda narra di due viandanti che, passando per Arvier e giunti in parrocchia, avevano chiesto di vedere il parroco; la perpetua rispose loro che non era possibile perché il curato si trovava… “all’inferno”.
In realtà, si riferiva alle vigne dell’Enfer, il magnifico anfiteatro naturale situato sulla sponda sinistra della Dora Baltea e così chiamato perché esposto in pieno sole, a sud, con un microclima caldissimo, nonostante l’altitudine di 800 metri.
La viticoltura ad Arvier ha radici lontane nel tempo; documenti attestano già nel 1312 il possesso di vigneti da parte degli abitanti del luogo.
Erede di questa tradizione, la cantina cooperativa Co-Enfer nasce nel 1975. Gestisce oggi l’intero processo vitivinicolo, dalla coltivazione dei 5 ettari di terreno, conferiti da più di 100 soci, alla commercializzazione delle circa 35.000 bottiglie prodotte ogni anno sommando le cinque etichette proposte: Enfer, Clos, Digne du Pape, Mayolet e Triskell.
Nella cantina, originale rivisitazione della tradizionale architettura di montagna, le uve sono lavorate secondo i metodi tradizionali ma con l’ausilio di moderne tecnologie.
Intenso, dal sapore corposo, l’Enfer d’Arvier è stato tra i primi vini valdostani ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, nel 1972. È un vino rosso realizzato in purezza con uve del vitigno autoctono Petit rouge che, all’occorrenza, può essere integrato, fino ad un massimo del 15%, con altri 5 vitigni.
Dal 2016, col vitigno autoctono Mayolet viene prodotto il Triskell (spumante brut metodo classico) che riposa con i lieviti in bottiglia per un periodo che varia da 36 a 48 mesi, prima della sboccatura e della commercializzazione.
Da qualche anno, i viticoltori non attrezzati per la produzione possono, a fronte del pagamento del servizio, portare le proprie uve alla cooperativa che si fa carico delle operazioni di vinificazione, imbottigliamento, confezionamento e deposito.
In realtà, si riferiva alle vigne dell’Enfer, il magnifico anfiteatro naturale situato sulla sponda sinistra della Dora Baltea e così chiamato perché esposto in pieno sole, a sud, con un microclima caldissimo, nonostante l’altitudine di 800 metri.
La viticoltura ad Arvier ha radici lontane nel tempo; documenti attestano già nel 1312 il possesso di vigneti da parte degli abitanti del luogo.
Erede di questa tradizione, la cantina cooperativa Co-Enfer nasce nel 1975. Gestisce oggi l’intero processo vitivinicolo, dalla coltivazione dei 5 ettari di terreno, conferiti da più di 100 soci, alla commercializzazione delle circa 35.000 bottiglie prodotte ogni anno sommando le cinque etichette proposte: Enfer, Clos, Digne du Pape, Mayolet e Triskell.
Nella cantina, originale rivisitazione della tradizionale architettura di montagna, le uve sono lavorate secondo i metodi tradizionali ma con l’ausilio di moderne tecnologie.
Intenso, dal sapore corposo, l’Enfer d’Arvier è stato tra i primi vini valdostani ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, nel 1972. È un vino rosso realizzato in purezza con uve del vitigno autoctono Petit rouge che, all’occorrenza, può essere integrato, fino ad un massimo del 15%, con altri 5 vitigni.
Dal 2016, col vitigno autoctono Mayolet viene prodotto il Triskell (spumante brut metodo classico) che riposa con i lieviti in bottiglia per un periodo che varia da 36 a 48 mesi, prima della sboccatura e della commercializzazione.
Da qualche anno, i viticoltori non attrezzati per la produzione possono, a fronte del pagamento del servizio, portare le proprie uve alla cooperativa che si fa carico delle operazioni di vinificazione, imbottigliamento, confezionamento e deposito.
